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Perché una consulenza legale on-line?
Questo sito è stato pensato per dare una consulenza legale telematica ad un costo contenuto ispirandosi al codice deontologico forense con riferimento ai nuovi parametri ministeriali ed ai best practices (D.M. 10 marzo 2014 n. 55) come aggiornato dai successivi Decreti Ministeriali.

Il pagamento di una somma, seppur contenuta, rappresenta un impegno da parte del professionista a fornire una risposta adeguata. Logica low cost non significa consulenza gratis, anche perché è vietata ad ogni avvocato e in contrasto con la legge professionale.

Con il servizio di consulenza on-line si forniscono pareri su quesiti di natura giuridico-legale, su contratti e su atti giuridici di diritto civile. La consulenza è fornita in forma scritta on-line previo contatto e-mail oppure telefonico.

La risposta ai quesiti sarà recapitata nella casella di posta elettronica fornita dall’utente in tempi brevi (max. 3-4 giorni lavorativi) ovvero a sua scelta in busta chiusa all’indirizzo del destinatario. Sempre alternativamente, su richiesta, il parere potrà essere inviato via fax al numero indicato dal destinatario.

Per maggiori informazioni si prega di cliccare su come chiedere una consulenza.

Qual è l’attività prevalente?
L’attività prevalente è quella del diritto immobiliare ovvero di tutte le vicende collegate agli immobili:

  • Contratti (compravendita, locazione, affitto, comodato, rent to buy ecc…) e obbligazioni derivanti dai contratti
  • Questioni condominiali e rapporti di vicinato
  • Diritti reali su beni immobili (proprietà, possesso, uso, abitazione, usufrutto, ecc…)

Si effettua in particolare una consulenza legale in materia di compravendita immobiliare con assistenza nelle fasi delle sue transazioni, scritture private, compromessi e contratti preliminari in base alle esigenze del cliente; ugualmente in ambito di contratti di locazione viene offerto l'aiuto per una corretta redazione. 

Ha la necessità di schiarirsi le idee sulle difficoltà inerenti alle contrattazioni immobiliari durante le trattative o, meglio ancora, prima di rivolgersi alle agenzie immobiliari?
Sente il bisogno di chiedere un parere legale prima di firmare proposte irrevocabili d’acquisto od incarichi a vendere irrevocabili ovvero in esclusiva?

Non dimentichiamo che ultimamente l'Antitrust ha imposto la ridefinizione dei formulari ad uso delle agenzie immobiliari perchè ritenuti troppo vessatori per il cliente.

Prevenire è meglio che curare soprattutto quando c’è in gioco un acquisto o una vendita importante come quella di un immobile oppure un contratto di locazione, vincolante per diversi anni, che può risultare pieno di insidie se non viene trattato con la dovuta cautela.

Allo stesso modo, le difficoltà che possono insorgere quando si vive in un condominio o quando si vogliono mantenere rapporti corretti con i vicini di casa, possono trovare una soluzione adeguata alle singole esigenze.

La necessità di una lettera oppure di una diffida ad adempiere o ancora di un accordo sono alcuni dei servizi che, a richiesta dell’utente, sono resi con completezza in tutto l’ambito del diritto civile in materia extragiudiziale.

Perché dunque, rivolgersi ad un avvocato per un parere?
Perché andare in causa è l’ultima cosa da fare, l’estrema ratio di qualunque rapporto giuridico:
è meglio pensarci prima, cautelarsi per evitare brutte sorprese soprattutto nell'ottica della Nuova Mediazione Civilenuova mediazione civile e della negoziazione assistita.

Quindi: chieda con fiducia un consiglio legale; d’altronde il rapporto cliente/avvocato deve essere trasparente e si basa anzitutto sulla fiducia che il professionista ricambia rispettando un insieme di norme di comportamento estremamente rigorose.

Tra le tante è utile ricordare il dovere di lealtà e correttezza, quello d’aggiornamento professionale e quello della segretezza e della riservatezza sull’attività prestata e su tutte le informazioni in suo possesso come prescrive il codice deontologico forense a cui tutti noi avvocati siamo tenuti e come statuisce la nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense (L. 31 dicembre 2012 n. 247).